mercoledì 3 aprile 2013

Era una casa molto carina


Ci passo davanti quasi ogni giorno per andare al lavoro, e ogni volta le lascio gli occhi addosso.
Chissà cosa ha spinto i vecchi proprietari ad andarsene: troppo forte il rumore dei treni che han preso a passare al di là del muro, troppa la ruggine dei binari che entrava in camera da letto, troppo brutte le case popolari che sono sorte tutt'intorno, per non parlare dei nuovi vicini.
Così l'hanno lasciata, ma non abbandonata, perché il tempo l'ha cambiata in peggio senza devastarla, e la fetta di giardino sul davanti è selvaggio, non scabroso, e il cortile sul retro, coi suoi rustici e i fienili, è deserto e polveroso, ma senza scandalo.
In effetti c'è un passo carraio ancora attivo, che porta nel cortile. Ma io non li ho mai visti, gli eredi, venire e entrare per arginare il peggio.
Quindi, ogni volta che le giro intorno me la guardo tutta, e col pensiero entro nelle stanze buie e polverose, corro per i pavimenti con i topi, mi appendo coi ragni agli stucchi dei soffitti, e ricordo i tempi in cui avrei voluto comperarla, questa casa, insieme ad un'amica - un piano per ciascuna, a ciascuna il proprio nucleo familiare. 
So che ai treni mi sarei anche abituata.
E la ruggine nel letto forse è un prezzo ragionevole da pagare, pur di vivere nella casa più bella di Milano.

1 commento:

  1. Silvana, dove sarebbe esattamente questa casa, in che zona di Milano? :)
    Lord

    RispondiElimina